Bloccare l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia per salvaguardare gli appalti pubblici e i lavori privati, a partire da quelli attivati dai cittadini grazie ai bonus edilizi. Il Gruppo del Partito Democratico nel Consiglio regionale della Toscana annuncia di aver depositato una mozione che sarà discussa nella prossima seduta dell’assemblea regionale.
Il recente e vertiginoso aumento dei costi delle materie prime – si legge nella mozione del Pd – sta generando un impatto drammatico su tutto il settore produttivo nazionale e internazionale e in particolare su quello edile impegnato negli appalti pubblici e i lavori privati. Chiediamo che anche la Regione Toscana si attivi nei confronti del Governo affinché vengano adottate misure urgenti per calmierare l’aumento dei prezzi salvaguardando gli appalti pubblici e i lavori privati, a partire da quelli commissionati dai privati cittadini grazie ai bonus edilizi come il sisma bonus, l’ecobonus e il superbonus 110%. Vengono segnalate le chiusure di molti impianti di produzione di materiali da costruzione, a causa dei citati aumenti senza controllo di elettricità, gas, carburanti e materie prime provocando un conseguente ulteriore aumento e una contestuale difficile reperibilità dei medesimi materiali edili. Serve un intervento deciso che blocchi questa escalation».
Secondo gli ultimi dati del Meps (Management Engineering & Production Services, agenzia mondiale specializzata nell’analisi del mercato dell’acciaio) raccolti dall’Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili) il “ferro – acciaio tondo per cemento armato” a novembre 2021 rispetto all’anno precedente avrebbe registrato un rincaro del 226,7%, con incrementi ancora in corso. Come evidenziato sempre da Ance nell’ultimo rapporto pubblicato a dicembre 2021, già si erano registrati aumenti anche in altri materiali di primaria importanza per l’edilizia, come, ad esempio, i polietileni (69% per HDPE e 88,2% per LDPE tra novembre 2020 e ottobre 2021), il rame (40,2%), sempre nello stesso periodo di riferimento (novembre 2020-ottobre 2021). Anche per il “bitume”, sulla base dei dati Siteb – Strade italiane e bitumi – si rileva un incremento del prezzo del 29,4% tra novembre 2020 e agosto 2021. Infine l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) ha diffuso un report con alcuni dati in cui si evidenzia il forte aumento del gas e dell’energia elettrica nel primo trimestre del 2022 (per il gas naturale +94%, per l’energia elettrica +131%) rispetto al 2021.
«Stiamo assistendo a incrementi straordinari, che vanno ben oltre l’alea contrattuale, spesso travalicando le normali fluttuazioni del mercato, e che rischiano di compromettere la regolare esecuzione degli appalti in corso e in via di affidamento – spiega il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli – Ciò accade proprio mentre è in atto uno sforzo complessivo da parte di Governo, Regioni ed enti locali nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che prevede la realizzazione di molti progetti e appalti secondo tempistiche serrate e ben definite. La gravità della situazione è già stata segnalata da ANCE e dalle primarie stazioni appaltanti di rilievo nazionale, come ANSA e RFI, costrette a rivedere i prezzari dei propri appalti con aumenti di almeno il 20% per le gare previste nel 2022. C’è grande e diffusa preoccupazione anche tra gli enti locali della Toscana che si trovano di fronte al rischio di non poter proseguire con gli appalti pubblici in corso, con evidenti danni per i bilanci di aziende, enti pubblici, e in generale per la collettività. Riteniamo necessario un intervento del Governo che sia in grado di scongiurare un blocco generalizzato degli appalti pubblici e privati».