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VINCENZO CECCARELLI

VINCENZO CECCARELLI

Fuga medici e infermieri, Almeno 1000 in Toscana. “Tempesta perfetta, il gioco è chiaro: affossare la sanità pubblica”

Sanità, Fuga medici e infermieri, Almeno 1000 in Toscana, Sostegni (Pd): “Cambiare il disegno di legge, i prepensionamenti sarebbero una sciagura per un sistema già provato”.
Il capogruppo Ceccarelli: “Tempesta perfetta, il gioco è chiaro: affossare la sanità pubblica”

«In Toscana vi è il rischio concreto, come evidenziato anche dalle cronache di stampa, che, al fine di evitare la decurtazione dell’assegno previdenziale a decorrere dal primo gennaio 2024, almeno mille unità tra medici, infermieri e amministrativi del sistema sanitario pubblico regionale possano intraprendere la scelta del prepensionamento entro la fine dell’anno. Sarebbe una sciagura, un danno che andrebbe a complicare una situazione già molto difficile per la carenza di medici e infermieri nei nostri presidi sanitari. Per questi motivi chiederemo che anche il Consiglio regionale faccia sentire la propria voce, votando una nostra mozione che chiede fine di scongiurare la definitiva approvazione della norma contenuta nel disegno di legge del governo».
Lo dice Enrico Sostegni (PD), presidente della commissione Sanità e politiche sociali del Consiglio regionale, dando notizia della presentazione di un atto “in merito alla decurtazione dell’assegno pensionistico prevista dal disegno di legge n. 926 del 30 ottobre 2023, a decorrere dal primo gennaio 2024, con particolare riferimento al personale medico, agli infermieri e agli amministrativi sanitari”.
«I rappresentanti dei sindacati di categoria dei medici e dirigenti sanitari ANAAO ASSOMED e CIMO-FESMED – prosegue Sostegni – il 31 ottobre scorso., hanno proclamato formalmente lo stato di agitazione e secondo le loro previsioni tantissimi medici e infermieri che avevano prolungato il loro contratto con il servizio sanitario, per non subire le penalizzazioni previste dal disegno di legge, decideranno di lasciare entro la fine del 2023, con le conseguenze che tutti immaginiamo. Dietro a una norma che si occupa di sistema pensionistico, si nasconde la volontà di dare un altro duro colpo alla sanità pubblica. Il ministro Schillaci, qualche giorno fa, ha promesso che ci sarà una marcia indietro, ma al momento non si è visto nessun emendamento. Per questi motivi è importante – conclude Sostegni – che anche dalla Toscana arrivi una forte sollecitazione per impedire l’approvazione del ddl così come è stato presentato».

«Il governo – aggiunge il capogruppo Vincenzo Ceccarelli – sta scatenando la tempesta perfetta: meno risorse e vincolate, nessuna rimozione del parametro assunzioni, taglio pensioni con conseguente fuga di medici e infermieri che già mancano, stanziamento di maggiori risorse per ricorrere al privato. Il gioco è chiaro: affossare la sanità universalistica, gettare la croce sui sistemi regionali che hanno prevalentemente sanità pubblica, proprio come la Toscana».

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