«Si tratta di una manovra che si colloca in un momento molto particolare, per diversi motivi, come hanno spiegato bene in aula Bugliani e Giani. Un bilancio che potremmo definire transitorio e che si completerà con la prima variazione, ma sicuramente una manovra che vuole essere espansiva e che, con gli emendamenti concordati tra il gruppo del Partito Democratico e la giunta, prova a dare le risposte che molti attendevano. Tra questi emendamenti, vorrei ricordare innanzitutto che, sul settore del “sociale”, che per quanto riguarda le famiglie che hanno componenti disabili nel proprio nucleo rimaniamo con la condizione precedente, vale a dire un Isee a 29.999 euro per poter chiedere questi contributi e sparisce anche la soglia dei due anni di residenza in Toscana, in analogia con quello che è avvenuto per quanto riguarda l’accesso alle case popolari. Gli altri aspetti importanti che sono contenuti negli emendamenti migliorativi da noi proposti sono quelli legati all’abbattimento dell’Irap per i prossimi tre anni per le aziende che apriranno nelle “aree di crisi complessa” e “non complessa”. Si tratta quindi di una misura volta a creare attrazione e a favorire nuovi investimenti e quindi nuova occupazione. Noi non vogliamo soltanto guarire dalla pandemia ma vogliamo curare anche l’economia, dando una possibilità di sviluppo ai nostri territori soprattutto a quelli che hanno sofferto e stanno soffrendo di più. Abbiamo quindi integrato il fondo progettazioni messo a disposizione dei piccoli comuni e dei consorzi di bonifica per poter elaborare progetti destinati a partecipare ai bandi del Pnrr e quindi attrarre risorse importanti in settori strategici che sono quelli ammessi e previsti nelle “sei missioni” dettate dall’Europa. E poi un’attenzione particolare per quanto riguarda anche il Fondo per la montagna, il fondo per i piccoli Comuni oggetto di disagio, il fondo di sostegno agli enti locali per l’edilizia scolastica. Infine, vogliamo ripristinare i fondi per la cultura della memoria, il parco nazionale della Pace e gli istituti storici della Resistenza».
Lo dice Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, illustrando gli emendamenti principali presentanti dal gruppo Pd e concordati con la giunta toscana.
«C’è la volontà – aggiunge Ceccarelli – di lavorare perché la ripartenza sia anche foriera di una ricucitura delle diverse aree della Toscana. Ci sono molti investimenti in più rispetto agli scorsi bilanci perché poggiano sulla possibilità di poter intervenire anche con finanziamenti europei che sono superiori al passato e che prevedono le compartecipazioni necessarie da parte della Regione. Insomma direi una manovra che guarda alle esigenze della Toscana e dei toscani, per quanto riguarda la necessità di difendere dalla pandemia, di lavorare per migliorare ulteriormente la sanità del futuro ma anche per l’economia e quindi la possibilità di rilanciare lo sviluppo».